Articolo aggiornato il: 20 Agosto 2025
Come e perché aggiornare i post del blog?
In questo articolo tratteremo i seguenti temi:
È utile riproporre vecchi articoli del blog?
Si, hai letto bene il titolo, questo articolo tratta proprio il tema di come tenere aggiornato un blog pubblicando di nuovo vecchi articoli, ovviamente con modifiche utili apportate.
Questo perché la revisione di un blog aziendale è un attività da svolgere continuamente per non sprecare crawl budget e migliorare il posizionamento generale del sito web.
Una strategia efficace per aggiornare i contenuti del blog aziendale include:
- la conversione efficiente dei contenuti esistenti
- la pubblicazione su canali precedentemente inutilizzati
- l’allineamento del contenuto a un diverso tipo di target .
Integrare aggiornamenti di vecchi post nelle campagne di marketing è possibile; ad esempio, puoi adattare un vecchio articolo per un diverso canale creando delle video guide da pubblicare su youtube, oppure gli puoi dare un taglio diverso per un nuovo target di mercato.
Quando aggiorni i contenuti, è fondamentale mantenere un tono coerente.
Un aiuto per creare velocemente nuovi paragrafi da inserire in un vecchio articolo può anche essere l’uso dell’intelligenza artificiale per il content marketing, esistono molti tool adatti allo scopo a riguardo.
Quasi tutti i tipi di contenuto possono essere presi in considerazione per il riciclaggio dei contenuti :
- Post del blog
- Post sui social media
- Guide
- Video
- infografiche
Un azienda spesso si ritrova ad avere più contenuti di quanto in realtà non sappia, come possono essere i materiali di marketing stampati (presentazioni di prodotti), per cui anche riciclare un contenuto cartaceo per proporlo in maniera digitale può essere un modo per aggiornare il blog.
La vita di un articolo del blog è veramente troppo breve
Hai passato le ultime due settimane a scrivere un super mega articolo per il tuo blog, dove spieghi per filo e per segno un argomento e sue domande correlate.
Bene, bravo, sappi che dopo 30 giorni dalla sua pubblicazione (anzi, indicizzazione, che è ben diverso) tenderà a non essere più letto, a meno che non si tratti di un articolo di tipo “evergreen”, cioè che tratta un tema “come fare..”
Questo accade perché se hai un blog ben aggiornato, prima o poi quell’articolo scomparirà nelle profondità degli archivi, sparirà dalla prima pagina del blog, e avrà via via meno importanza anche per Google.
Segnali di content decay da monitorare
Non tutti gli articoli necessitano dello stesso livello di aggiornamento: alcuni mantengono valore a lungo perché trattano argomenti evergreen, altri invece iniziano a perdere rilevanza. Questo calo graduale viene spesso definito content decay.
Per intercettarlo è utile monitorare dati concreti:
- impression e clic in calo in Google Search Console, anche se la posizione media non varia;
- CTR basso pur avendo buone posizioni, segnale che title e meta description potrebbero non essere più attrattivi;
- diminuzione di backlink naturali, perché il contenuto appare datato o superato;
- crescita di ricerche correlate non coperte nell’articolo, che aprono spazi ai competitor.
Riconoscere questi segnali permette di decidere se rinfrescare il testo, aggiungere sezioni mancanti o fondere più articoli in un unico contenuto completo.
I vantaggi di aggiornare i contenuti del blog
Vediamo di seguito quattro argomenti convincenti per verificare se hai contenuti che potrebbero essere aggiornati e ripubblicati.
- Come accennato in precedenza, la pubblicazione di contenuti è spesso un’azione one-shot, cioè una volta pubblicato un articolo resta tale e quel per sempre.
Un articolo da blog dovrebbe, tuttavia, essere continuamente sviluppato, aggiornato e riutilizzato al fine di ottenere sempre il massimo da esso .
Rinnovando vecchi contenuti, puoi ottimizzare i tuoi processi interni , ridurre i costi operativi e non dover più diventare matto per trovare sempre nuove idee per argomenti e parole chiave. - Utilizzando formati diversi e piattaforme di distribuzione aggiuntivi (youtube, Pinterest, Instagram, ecc.) aumenti la portata dei tuoi contenuti e ne aumenti la durata, come abbiamo visto.
- Rinnovare i vecchi articoli ti aiuta anche a mantenere aggiornato il tuo sito web con i link interni, potendo “potare” i link errati ed aggiungere nuovi link a pagine create successivamente alla prima pubblicazione.
Per valutare l’efficacia degli aggiornamenti, considera le metriche chiave come il traffico, le conversioni e l’engagement. Ricorda che Google apprezza un sito ben strutturato e con link interni studiati. - Ultimo ma non meno importante, grazie al riciclo dei contenuti puoi risultare più autorevole sul tema agli occhi dei motori di ricerca, ponendoti come esperto sull’argomento.
Ora, anche se il riciclo dei contenuti è essenziale per il marketing sostenibile dei contenuti: mi raccomando di non esagerare! Pubblica sempre nuovi contenuti per fornire novità al tuo pubblico e non annoiarlo con l’ennesima variazione sugli stessi temi.
Quali articoli del blog sono adatti al “riciclaggio”?
Probabilmente ti starai chiedendo: quale contenuto del mio sito Web è adatto per essere rinnovato? Non pescare a caso tra i tuoi vecchi contenuti, procedi invece in modo sistematico: in primo luogo, crea una panoramica di tutti i contenuti del sito web , ad esempio come parte di un controllo dei contenuti.
Un vecchio classico foglio excel con titoli, argomenti trattati e link interni può essere una buona base di partenza per tenere sotto controllo le tue pubblicazioni.
Se poi ci aggiungi le statistiche di Search Console allora hai buone possibilità di trovare i giusti articoli da rinnovare.
È importante evitare alcuni errori comuni quando si aggiornano i vecchi post.
Ecco alcune tipologie di articoli che assolutamente NON si prestano al riciclaggio:
- News: niente è meno interessante delle notizie vecchie, inutile riproporle.
- Argomenti in rapida evoluzione: La revisione e l’ottimizzazione richiederebbero probabilmente tanto tempo quanto la pianificazione di un nuovo articolo.
- Contenuti a basso traffico e a bassa conversione: Contenuti che attirano poche visite e generano poche conversioni non sono adatti al riciclaggio.
Al massimo potresti pensare di cambiare piattaforma.
In sintesi, quindi, cerca di concentrarti solo sui contenuti più performanti, cioè quelli che in passato hanno portato traffico, conversioni e clienti, e usali di nuovo per trarne ancora vantaggio. Si tratta di post che, ad esempio, hanno ricevuto il maggior numero di visualizzazioni in un certo periodo di tempo, hanno molte interazioni o condivisioni.
In Google Analytics puoi trovare i tuoi contenuti più popolari in “Contenuto del sito web” -> “Tutte le pagine”, e da li estrapolare le visite ai contenuti.
Oppure, metodo che io preferisco, usa Search Console su Rendimento”–> “pagine”.
Criteri per aggiornare, fondere o eliminare un contenuto
Aggiornare un blog non significa solo riscrivere qualche riga: bisogna valutare caso per caso qual è l’azione più adatta.
- Aggiornare: quando l’articolo porta ancora traffico, ha backlink di valore ed è già posizionato per keyword strategiche. In questo caso conviene arricchire il testo con dati recenti, esempi e FAQ.
- Fondere: se due o più articoli trattano lo stesso argomento in modo parziale, conviene unirli in una pagina più autorevole, gestendo i vecchi URL con redirect 301.
- Eliminare o deindicizzare: quando un contenuto non riceve traffico, non ha link in ingresso e non è più in linea con la strategia editoriale.
Se segui questo metodo evitari il rischio della cannibalizzazione delle keyword e contribuirai a rafforzare la topical authority del sito.
La Revisione dei contenuti
Il modo più semplice per riutilizzare i contenuti è rinnovare e ripubblicare.
Se modifichi il contenuto del contenuto del tuo blog, menziona nell’articolo il fatto che è un aggiornamento, garantendo maggior trasparenza per i tuoi lettori.

Se noti che un vecchio articolo ha avuto molte visitatori ma ha mai avuto buone conversioni, potresti valutare di ottimizzare le CTA (call to action), ovvero l’ invito all’azione dell’utente, oltre a rivedere il contenuto.
Come parte della revisione assicurati poi di collegare gli articoli più vecchi a quelli nuovi e viceversa, perché come detto prima i link interni sono molto importanti.
Se invece hai trattato molti articoli secondari su uno specifico argomento principale, puoi anche decidere di raggrupparli in un unica “pillar page“.
Con l’aggregazione dei contenuti, raggruppi molti singoli pezzi di contenuto in un elemento di contenuto più grande.
Puoi anche decidere di mantenere inalterati i vari articoli ma di raggrupparli per tema in un PDF adatto al download, offrendolo come risorsa utile in una campagna di newsletter.
Esempio: nel tuo blog aziendale hai scritto vari post correlati sulla pulizia del gatto?
- Diffondi i singoli articoli del blog tramite una newsletter a tema.
- Riassumi i risultati chiave di diversi articoli di blog in un podcast o un video su youtube.
- Riepiloga i contributi in un e-book o un semplice PDF e offri il documento per il download su una landing page apposita
In questo modo sfrutterai nuovamente i vecchi contenuti per una nuova campagna marketing.
Suggerimento: se stai convertendo un contenuto in un formato diverso, includi un collegamento al contenuto originale per ottenere più traffico sul tuo sito web.
Gestisci date di pubblicazione e aggiornamento
Uno degli aspetti più delicati riguarda le date visibili nell’articolo e quelle comunicate a Google.
È buona pratica mantenere la data di pubblicazione originale e aggiungere in chiaro la data dell’ultimo aggiornamento, ad esempio con la formula: Pubblicato il [data] — Aggiornato il [data].
A livello tecnico è utile specificare datePublished
e dateModified
nei dati strutturati di tipo Article, in modo che i motori di ricerca possano mostrare la data più rilevante nello snippet.
Aggiornare la data senza modifiche sostanziali non porta benefici e rischia di compromettere la fiducia degli utenti.
Misurare i risultati dopo il refresh
Aggiornare i vecchi contenuti è un investimento che va misurato nel tempo, dopo aver ripubblicato un articolo è utile monitorare alcuni KPI:
- impression e clic in Google Search Console;
- posizione media delle keyword principali;
- CTR nei risultati di ricerca;
- tempo di permanenza e interazioni sul sito;
- conversioni o lead generati dal contenuto.
Un’analisi a distanza di 30, 60 e 90 giorni consente di capire se l’aggiornamento ha avuto effetto e, in caso contrario, di pianificare ulteriori miglioramenti.
Conclusione
Attraverso un riutilizzo e una revisione intelligente di buoni contenuti, risparmi tempo e denaro e ottieni i migliori risultati dal tuo blog!
Verifica se tra i tuoi attuali contenuti nel blog ci sono pagine rilevanti e valuta cosa può essere rinnovato e pubblicato con nuova data.
Sono Matteo Dalla Vecchia, consulente SEO e digital marketing, se siete interessati ad avviare una campagna SEO per migliorare la visibilità del vostro sito web o svolgere un attività di revisione del blog aziendale, non esitate a contattarmi.