Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il web: benefici e sfide che ci attendono

L’ondata di novità legate all’IA: un bene per l’internet e le persone?

È in uso da anni in molti settori, da tempo anche nel mondo del web copywriter e SEO con tool come copy.ai e rytr.me (ne parlo in questo articolo), ma solo nelle ultimissime settimane è arrivata alla ribalta e ne parlano tutti come se avesse nevicato ad agosto: parlo, ovviamente, dell’AI, l’Intelligenza Artificiale messa a disposizione di tutti tramite il sito openai.com e la sua chat con un operatore virtuale.

L’intelligenza artificiale (IA) sta infatti rapidamente diventando una parte sempre più importante della nostra vita quotidiana, sia online che offline. In particolare, l’IA sta avendo un impatto significativo sul web, portando con sé un’ondata di novità che stanno cambiando il modo in cui ci connettiamo, cerciamo informazioni e consumiamo contenuti.

Ma quali sono esattamente queste novità e come influiranno sulla nostra vita?

In primo luogo, grazie all’IA, è ora possibile generare testi, video, grafica e altro ancora in modo automatico e a basso costo, offrendo un’enorme quantità di nuovi contenuti per gli utenti del web. Questo è sicuramente un bene per l’internet, poiché significa che ci sarà sempre una maggiore quantità di informazioni e intrattenimento disponibili per gli utenti.

Tuttavia, c’è anche un lato negativo a questo sviluppo: molti lavori che richiedono la creazione di contenuti potrebbero essere automatizzati o sostituiti da algoritmi di IA.

Ad esempio, giornalisti, scrittori e artisti potrebbero vedere ridotto il loro lavoro a causa della concorrenza dei contenuti generati dall’IA.
Tuttavia, è importante notare che l’IA non può ancora sostituire completamente il lavoro umano in questi campi: ci saranno sempre bisogno di persone che possano pensare in modo creativo e che possano dare un tocco umano ai contenuti. Inoltre, l’IA potrebbe anche creare nuove opportunità di lavoro nell’ambito della progettazione e dello sviluppo di algoritmi di IA stessi.

Chi ha paura di GPT3?

La tecnologia dell’intelligenza artificiale, come GPT3, sta diventando sempre più accessibile e potente.
Ho avuto la possibilità di testarla personalmente e sono rimasto impressionato dai risultati che si possono raggiungere, scrivendo interi articoli tramite openai e la sua chat.

GPT3 potrebbe mettere in difficoltà Google e gli scrittori che si limitano a copiare e rielaborare contenuti altrui: immaginate di dover scrivere un articolo su “cosa vedere a …” : un essere umano dovrebbe spendere almeno un paio d’ore per:

  • raccogliere informazioni su Google
  • riassemblarle
  • riscriverle

Tutto questo un software integrato con OpenAI potrebbe farlo in pochi istanti, anche se con gli stessi errori o imprecisioni. Bada bene, perché forse questo è un nodo cruciale.
Ho chiesto all’AI alcune informazioni su “cosa vedere in un giorno a …” e mi ha tirato fuori delle informazioni talmente strampalate e assurde che neanche immaginate. Pensa te che io manco sapevo che il Bologna ha vinto il campionato serbo, che ignorante che sono!
Insomma, se lo lasciate lavorare troppo di fantasia potrebbe scrivere vere e proprie fake news, ma lo farebbe così bene che neanche voi ve ne accorgereste.

La chat di OpenAI al momento non ha accesso a fonti aggiornate perché ha un database fermo al 2021 e non si connette al web a meno che non usiate delle estensioni apposite nel vostro browser, come ad esempio web chat GPT per Chrome.

Al momento io, però, non vedo alcun motivo per far scrivere un articolo di un blog da un essere umano piuttosto che da un’AI, tanto comunque lo devo revisionare.

Già, purtroppo è così, perché nonostante in rete vi siano decine, centinaia, migliaia di copriwater che si offrono per scrivere articoli a 1 cent a parola“, in realtà non sono veri copy, ma semplicemente articolisti che scrivono pezzi da 600 parole su temi che vanno da “come scegliere il frigorifero” a “Quali sono i tipi di saldature?”. Insomma, tuttologi del web.

Tra l’altro mi è capitato tra le mani un articolo che avevo commissionato che era talmente scritto da cani che ho fatto qualche controllo in rete. Ed ecco trovato il trucco: era copiato da un sito inglese e tradotto (male) con Google traduttore.
Piuttosto di farmi prendere ancora per il naso, viva l’AI.

Tra l’altro vorrei farvi notare una cosa: perché aver paura di una AI quando Google stessa è una AI?
E Alexa che teniamo sul comodino?

Qualcuno teme che gli articoli scritti tramite GPT3 vengano “sgamati” da Google, ma io penso che l’IA di Google sia in grado di determinare quali contenuti siano più pertinenti, poi se sono scritti da un umano o da una macchina cosa importa?

  • Fornisce risposte?
  • È veritiero ed esaustivo?
  • È scritto bene?

Queste sono le domande che dovete porvi.

Il web saturato di contenuti generati dall’IA: una questione di convenienza economica

Un’altra conseguenza dell’aumento dell’uso dell’IA per la generazione di contenuti è che il web potrebbe presto essere saturato di contenuti generati dall’IA. Secondo alcune stime, entro i prossimi 10-12 mesi il web potrebbe essere inondato da questo tipo di contenuti. Ma perché ciò sta accadendo?

In breve, la ragione principale è la convenienza economica. Generare contenuti utilizzando l’IA è molto più veloce e a basso costo rispetto a farlo manualmente, il che significa che molti produttori di contenuti potrebbero essere tentati di utilizzare l’IA per generare il maggior numero possibile di contenuti in modo da massimizzare i profitti.

Tuttavia, c’è il rischio che questo aumento della quantità di contenuti generati dall’IA possa avere un impatto negativo sulla qualità dei contenuti stessi, poiché l’IA potrebbe non essere in grado di replicare completamente il pensiero umano creativo.

Cosa significa tutto questo per i motori di ricerca?

I motori di ricerca tradizionali utilizzano algoritmi complessi per cercare e classificare i risultati delle ricerche in base alla pertinenza. Tuttavia, con l’avvento dell’IA, alcuni sostengono che i motori di ricerca potrebbero essere sostituiti da algoritmi di IA che sono in grado di fornire risposte più accurate e complete alle domande degli utenti.

Se ciò dovesse accadere, cosa significherebbe per i siti web e per un consulente SEO come me?
In breve, potrebbe significare che i siti web dovranno competere con algoritmi di IA per ottenere visibilità nei risultati delle ricerche. Ciò potrebbe rendere più difficile per i siti web ottenere traffico organico e, di conseguenza, potrebbe ridurre la loro dipendenza dalla SEO.

Le sfide e i benefici dell’IA per le persone

Finora abbiamo esaminato come l’IA stia cambiando il web e come ciò potrebbe avere un impatto sui lavori che ruotano intorno alla creazione e alla promozione di contenuti online. Tuttavia, ci sono anche altre sfide e benefici che l’IA potrebbe presentare per le persone.

In primo luogo, l’IA potrebbe sostituire alcuni lavori manuali e ripetitivi, liberando le persone da compiti noiosi e consentendo loro di dedicarsi a compiti più creativi e impegnativi.

D’altra parte, c’è anche il rischio che l’IA possa sostituire molti lavori e creare disuguaglianze nella società, poiché non tutti potrebbero avere le competenze o le risorse per adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro. Inoltre, c’è il rischio che l’IA possa essere utilizzata in modo improprio o per scopi dannosi, come la diffusione di fake news o la violazione della privacy.

È quindi importante che ci sia una regolamentazione adeguata e una governance responsabile dell’IA per garantire che i suoi benefici superino i rischi.

Cosa accadrebbe se l’IA sostituisse Google?

In questo ipotetico futuro distopico ci sarebbero sia benefici che rischi.

Un vantaggio potrebbe essere che l’IA sarebbe in grado di fornire risposte più accurate e complete alle domande degli utenti, poiché sarebbe in grado di analizzare grandi quantità di dati in modo molto più veloce e accurato di un essere umano. Inoltre, l’IA potrebbe anche essere in grado di fornire suggerimenti personalizzati e di anticipare le esigenze degli utenti in modo più accurato rispetto a Google attuale.

Tuttavia, ci sarebbero anche dei rischi associati alla sostituzione di Google con l’IA.
Ad esempio, c’è il rischio che l’IA possa essere utilizzata in modo improprio o per scopi dannosi, come la diffusione di informazioni false o la violazione della privacy degli utenti.

In conclusione, l’IA sta avendo un impatto significativo sulla scrittura di articoli e sui motori di ricerca come Google. Sebbene ci siano sicuramente dei benefici associati all’utilizzo dell’IA in questi campi, ci sono anche delle incognite che vanno attentamente considerate e gestite per assicurare che i benefici superino i rischi e che l’IA venga utilizzata in modo etico.

P.S. Dimenticavo: la struttura generale di questo articolo è fatta con AI…