Bing Deep Search: un’altra rivoluzione?

Come Bing Deep Search sta cambiando le ricerche online

Non ci si può fermare un attimo che ogni giorno nasce qualcosa di nuovo.
Ecco infatti che che Bing ha lanciato un’innovazione che prova a riscrivere le dinamiche della ricerca online:

Questa nuova funzionalità di Microsoft è stata annunciata da Bing ancora a dicembre 2023, ma solo da febbraio ha iniziato a essere visibile ad una mole di utenti significativa, ed ora la troviamo anche in Italia.

Bing segna così un notevole progresso nel campo dei motori di ricerca, grazie soprattutto all’adozione dell’intelligenza artificiale generativa GPT-4. In questo modo, Bing non solo migliora significativamente la capacità di interpretare e rispondere a interrogativi complessi ma inaugura anche un’era di risultati di ricerca altamente personalizzati e profondamente contestualizzati.

Per i professionisti della SEO, Bing Deep Search rappresenta sia una sfida che un’opportunità. La capacità di fornire risposte dettagliate significa che i contenuti web dovranno essere più informativi, ben strutturati e direttamente pertinenti alle query degli utenti.

Questo cambia il focus dalla semplice ottimizzazione delle parole chiave a una creazione di contenuti che mira all’eccellenza informativa, in grado di soddisfare le richieste degli utenti in maniera esaustiva.
Però, forse forse, sono anni che diciamo questa cosa, o no?

Come funziona Bing Deep Search ?

Bing Deep Search potrebbe rappresentare un vero punto di svolta nell’ambito della ricerca online, perché forse finalmente gli utenti potranno trovare realmente quello che cercano, e non solo quello che il caro vecchio Google ci propina sempre per suo vantaggio (economico).

Diciamo la verità, quanto sono peggiorate le SERP negli ultimi 3-4 anni?

Al cuore di Bing Deep Search pulsano la potente intelligenza artificiale GPT-4 e l’ampio (?) indice web di Bing, combinati per analizzare in profondità le intenzioni e le sfumature nascoste dietro ogni ricerca effettuata. Questa tecnologia dovrebbe interpretare le query degli utenti con un livello di precisione e contestualizzazione mai visto prima, offrendo un insieme di risultati “ideali” che vanno ben oltre quelli forniti da una ricerca standard.

ricerche-approfondite-Bing

In pratica, Bing Deep Search è in grado di rivelare e valorizzare contenuti di qualità che, nelle ricerche tradizionali, rimarrebbero oscurati o difficilmente raggiungibili. Questo almeno nella teoria.

Bing Deep Search promette un cambiamento radicale nel modo in cui vengono presentati e classificati i risultati di ricerca, mirando a offrire agli utenti risposte non solo pertinenti ma profondamente contestualizzate e personalizzate.

Il ranking dei risultati ottenuti tramite Bing Deep Search si fonda su un’analisi accurata e multidimensionale che considera diversi aspetti:

  • La corrispondenza tra il contenuto della pagina e le descrizioni dettagliate fornite dall’intelligenza artificiale.
  • La pertinenza tematica del contenuto rispetto alla query dell’utente.
  • L’attualità delle informazioni presenti nella pagina.
  • La popolarità della pagina web tra gli utenti.
  • L’affidabilità delle fonti citate nel contenuto.

Vantaggi e innovazioni di Bing Deep Search

L’adozione di Bing Deep Search introduce numerosi vantaggi nel panorama della ricerca online, vediamone alcuni:

  • Risposte migliori: Grazie alla comprensione avanzata delle query, gli utenti ricevono risposte altamente specifiche alle loro domande.
  • Contenuti contestualizzati: L’IA riesce a interpretare il contesto di una ricerca, elevando la qualità e la rilevanza dei risultati.
  • Risorse affidabili: Viene data priorità a fonti credibili, migliorando l’esperienza informativa dell’utente.
  • Scoperta di contenuti nascosti: Bing Deep Search ha il potenziale di rivelare informazioni e pagine web che altrimenti rimarrebbero inesplorate.

Non tutto è perfetto…

Nonostante i notevoli progressi, Bing Deep Search affronta alcune limitazioni che influenzano l’esperienza dell’utente, in primisi la velocità di caricamento: dovrete aspettare qualche secondo di attesa prima di ricevere una risposta.
È Uno dei maggiori ostacoli al momento, i tempi possono estendersi anche fino a 30 secondi, il che potrebbe a volte essere snervante.

Questa lentezza, sebbene ridotta rispetto alle versioni iniziali, potrebbe influenzare negativamente la soddisfazione degli utenti abituati a risposte immediate, sia da Google che da Bing.

Poi, in seconda battuta, fate un po’ di prove e vedrete che la SERP non è che cambi poi così tanto.

Esempio pratico di utilizzo di Bing Deep Search

In pratica, se fate una ricerca con Bing e poi provate ad “ampliarla” tramite il tasto ricerca approfondita i risultati in SERP sembrano cambiare, in più appare un box a destra con lo scopo di ampliare le informazioni sulla base di search intent diversi anche se inerenti lo stesso argomento.

Proviamo a cercare, ad esempio, “impatto dell’AI sulla SEO“. Su Bing avremo la seguente risposta:

Bing-Serp-Normale

Se clicchiamo sul tasto “ricerca approfondita”, avremo invece questa risposta:

Bing-serp-DeepSearch

Ecco apparire sulla destra del browser un riquadro dove poter scegliere tra diversi intenti di ricerca, in modo da affinare ulteriormente i risultati.

Forse la vera novità è proprio questa, cioè poter affinare la ricerca non sulla base di “le persone hanno chiesto anche” ma su diversi intenti, per una esperienza più personalizzata.

TEST FINALE

Ma le SERP sono davvero così diverse come vogliono farci credere?
Ho fatto un test con 3 diverse query per valutare le SERP su Bing, ecco il risultato espresso in queste tabelle:

tabella-SERP-BING-2
tabella-SERP-BING-3

Come si può vedere, per ogni query tra la prima SERP e la seconda, teoricamente più approfondita, i primi 2 o 3 risultati si ripetono, poi le URL proposte sono diversificate in base all’intento di ricerca.

L’esempio più semplice da capire è probabilmente l’ultimo, dove se all’inizio la query “come modificare un PDF” può risultare generica, facendo una ricerca approfondita, alla proposta di intento “modificare PDF online“, ecco che magicamente tutti i contenuti informativi (vedasi “Aranzulla”), spariscono dalla SERP, per lasciare spazio a contenuti più centrati sul tipo di richiesta.

Così su due piedi sembrerebbe che Bing abbia tirato fuori un bel giocattolino, bisogna però vedere se gli utenti se ne accorgono e quano effettivamente verrà usato, soprattutto in Italia.

Nota finale:

Dal momento che Bing con Copilot/ChatGPT e ora con questa novità sta entrando sempre di più (o sta cercando di farlo) nelle abitudini degli utenti, anche qui in Italia, mi piacerebbe che i tool SEO di terze parti usati per la maggiore iniziassero a considerare anche le SERP su Bing, sia per fare confronti e trovare opportunità, ma anche per iniziare a tracciare un certo tipo di traffico che forse forse, un pochino su Bing si sta spostando.

Cit.”me”