Articolo aggiornato il: 26 Settembre 2025
Negli ultimi giorni di settembre 2025 la comunità SEO ha registrato cali anomali di impression in Google Search Console, posizione media in apparente miglioramento e CTR in aumento. Dopo poche ore di confronti, è emerso il motivo: la rimozione del parametro &num=100
dalle SERP di Google. Il cambiamento è stato osservato tra il 10 e il 18 settembre 2025 e, secondo più fonti autorevoli, non è un bug ma una scelta intenzionale.
Di seguito trovi una guida completa, pensata per posizionarsi sulla query “rimozione parametro &num=100”, che spiega cos’era il parametro, perché la sua sparizione incide sui dati e come adeguare workflow, report e strumenti di monitoraggio.
Sono Matteo Dalla Vecchia, consulente SEO e digital marketing.
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In questo articolo tratteremo i seguenti temi:
Cos’era davvero &num=100 e perché era così usato
Il parametro &num=100
permetteva di chiedere a Google 100 risultati organici in una sola pagina, invece dei canonici 10. Per l’utente medio aveva poco valore; per rank tracker e strumenti di analisi era una scorciatoia per catturare rapidamente un quadro ampio della SERP e ridurre chiamate e costi. Con un’unica richiesta si ottenevano i top 100, utili per ricerche keyword, analisi competitiva e reportistica dettagliata oltre la prima pagina.
&num=100:cosa è cambiato nelle SERP (e nello scraping)
Da metà settembre 2025 Google non onora più &num=100
: anche se lo aggiungi all’URL, i risultati vengono serviti in blocchi da 10 e i tracker devono eseguire più richieste paginated per coprire lo stesso perimetro. Google non ha pubblicato comunicazioni tecniche estese, ma più test indipendenti e testate di settore hanno confermato l’eliminaizione di &num=100
.
Effetti immediati:
- Più carico tecnico e latenza per i tool che ora devono iterare su 10 pagine.
- Possibili costi più alti lato provider e, a cascata, sugli abbonamenti.
- Maggiori differenze tra dati desktop e mobile in base a come i tool gestiscono le richieste.
Perché Google potrebbe aver eliminato &num=100
Le spiegazioni più solide nella comunità SEO convergono su due direttrici:
- Qualità dei dati e realismo di fruizione: quasi nessun utente scorre 100 risultati consecutivi. Limitare i risultati per pagina riduce le impression artificiali generate da scraping e automatismi dei tool, allineando i numeri a ciò che gli utenti vedono davvero.
- Chiarezza operativa: diversi analisti hanno correlato i drop massivi di impression in GSC all’interruzione di
&num=100
, con percentuali ampie di siti coinvolti. L’ipotesi è che i vecchi conteggi includessero visualizzazioni “di sistema”, compresi gli scraping delle AI, su pagine a 100 risultati.
I tool SEO sono andati in tilt!
Gli strumenti che costruivano report 1–100 in un colpo solo hanno dovuto:
- Riprogrammare le routine di raccolta (paginazione, throttling, gestione captcha).
- Ricalibrare metriche come “visibilità 1–100”, “share of voice esteso”, media posizione su ampi insiemi.
- Gestire tempi di scansione più lunghi e quote più pesanti.
Molti provider hanno pubblicato note tecniche e best practice transitorie, confermando la migrazione a richieste multiple e l’aggiornamento dei modelli di stima della visibilità.
Impatto misurabile su Google Search Console
Analisi su centinaia di proprietà hanno rilevato, dal 12–18 settembre 2025, forti cali di impression con click stabili e posizione media in apparente miglioramento. In pratica, meno “visualizzazioni” registrate su posizioni molto lontane, mentre la domanda reale non cambia.
Questo rende la posizione media più “pulita” perché non è più diluita da un grande volume di impression su posizioni 50–100.
Che cosa osservare nei tuoi grafici:
- Impression giù (soprattutto desktop) senza cali proporzionali di click o sessioni organiche.
- CTR in su per puro effetto matematico: a parità di click, se le impression scendono, il rapporto sale.
- Query totali in calo: compaiono meno keyword marginali perché il perimetro osservabile si restringe.
Il problema dei confronti storici
Il 2025 introduce una discontinuità dei dati: pre e post rimozione parametro &num=100 non sono direttamente sovrapponibili.
Il rischio è interpretare come perdita di traffico ciò che è semplicemente pulizia del dato.
Come gestire lo “scalino” storico:
- Inserisci una annotazione in tutti i report con data 12–18 settembre 2025.
- Segmenta periodi: “pre-num” vs “post-num” nelle dashboard principali.
- Applica baselines nuove per impression, CTR e keyword count a partire da fine settembre 2025.
Cambiano i dati, cambiano i report: cosa dire ai clienti?
Ovviamente tutto questo casino combinato da Google si riversa su di noi che dobbiamo “giustificare” grafici e dati all’improvviso cambiati, con i clienti che, senza conoscere la cosa, potrebbero urlare “COSA HAI FATTOOOO?”
Quindi, in sintesi:
- Rivedi i tuoi KPI
Dai più peso a click, conversioni, lead, revenue, riducendo la dipendenza da impression su posizioni lontane. Allinea marketing e stakeholder su KPI di business. - Ricalibra i report per clienti e direzione
Spiega l’evento, mostra i click stabili e segnala che il drop di impression è metodologico. Aggiungi note nei PDF e nei cruscotti con la data del cambio.