Ottimizzazione SEO

Cos’è e come si fa l’ottimizzazione SEO di un sito web?

Ottimizzazione per i motori di ricerca, la tanto famosa SEO (search engine optimization), molti l’approcciano in stile “fai da te” senza realmente sapere che cos’è, cosa significa fare SEO.


L’ottimizzazione SEO di un sito consiste in tutta una serie di tecniche e strategie on site ed off site che servono a migliorare il posizionamento organico delle pagine per determinate keyword, le parole chiave più usate nelle ricerche online.

Non è detto però che fare SEO, anche se fatta veramente bene, sia sufficiente a posizionare un sito per chiavi di ricerca molto competitive o quelle che vengono chiamate “chiavi secche“, cioè formate da singole parole.

Faccio un esempio per capirci meglio.
Prendiamo le tre chiavi seguenti:

  • Psicologo Vicenza
  • Psicologo Milano
  • Psicologo

Le tre chiavi hanno volumi di ricerca rispettivamente di:

  • 260 vol./mese
  • 2900 vol./mese
  • 6600 vol./mese

Come potete ben vedere, pur essendo chiavi simili, le prime due hanno una competitività molto diversa tra loro, rendendo il posizionamento per “Psicologo Milano” molto più difficile rispetto alla prima, ma se vogliamo mirare addirittura alla chiave secca “Psicologo“, allora dovremmo agire non solo con attività SEO ma con tutta una serie di attività di marketing a contorno, come google ads, sponsorizzate facebook, attività di brand awareness, ecc. ecc.


SEO, SEA, SEM

Quindi oltre alla SEO dovremmo fare, tra le altre cose anche SEA (Search Engine Advertising) che insieme diventano SEM (Search Engine Marketing).

I risultati a pagamento, gli annunci quindi, fanno parte della SEA, mentre i risultati non a pagamento vengono chiamati risultati organici e fanno parte della strategia SEO.

Nella seguente immagine si capisce decisamente meglio cosa sia la SEA:

SEA-consulente-SEO-matteodv

Mentre qui vediamo i risultati organici per la stessa query, quelli frutto del lavoro di strategia SEO:

SEO-consulente-SEO-matteodv


Le attività di ottimizzazione SEO:

Come dicevo vi sono molteplici attività da portare avanti per fare SEO, e riguardano alcuni aspetti tecnici e non del sito web:

  • Ottimizzazione SEO della struttura del sito
  • Ottimizzazione del codice HTML, CSS e Javascript
  • Ottimizzazione dei contenuti
  • Ottimizzazione delle immagini
  • Ottimizzazione dei link interni ed esterni presenti nel sito
  • Attività di Link-building per migliorare la nostra “rete di relazioni”


La struttura di un sito web

Uno degli scopi specifici di una ottimizzazione SEO è quella di cercare di stabilire un ordine di priorità delle pagine, fare cioè in modo di far capire a Google quali sono per te le pagine ed i contenuti più importanti del sito, indirizzando il suo bot, o spider, attraverso la sitemap.

Tra le pratiche più utili ad indirizzare la priorità delle pagine vi sono l’organizzazione del menu, la scelta delle categorie ed il corretto uso dei tag, spesso abusati o messi alla rinfusa.

Un altra buona pratica è quella di fare un buon uso dei link interni, seguendo sempre il buon senso di non esagerare.

In pratica, se avete un blog attivo, cercate di fare in modo che ogni vostro articolo abbia almeno:

  • Uno/due link verso altri articoli del blog, ovviamente inerenti.
  • Un link verso la pagina di prodotto/servizio che volete “spingere”
  • Uno/due link esterni, senza abusare ma come reale approfondimento

Con questo metodo ecco che il blog interno al sito servirà non solo a posizionare parole chiave e attirare potenziali clienti al nostro sito, ma anche a creare link interni tematici verso le nostre pagine di prodotto o servizio.

Link-interni-blog-matteodv

Prima di tutto questo però sarebbe utile domandarsi:

  • Quali sono le pagine più importanti?
  • Quali servizi dobbiamo evidenziare?
  • La struttura del sito è a servizio di queste pagine?

Insomma, domandiamoci se la struttura attuale del sito web, cioè menu, navigazione, pagine, categorie, call to action, sono ottimizzate per essere al servizio di quello che è il “core business” dell’azienda.

Fatto questo, allora potremmo procedere con evidenziare i problemi e correggerli per ottimizzare al meglio quella che potremmo anche chiamare user experience.

Un altro aspetto che reputo fondamentale nell’ottimizzazione strutturale di un sito è l’implementazione dei dati strutturati, vediamo ora meglio cosa sono.


I dati strutturati

I dati strutturati sono una parte di codice, delle meta-informazioni inserite all’interno del nostro codice HTML che servono a comunicare meglio chi siamo e cosa facciamo, è una specie di carta d’identità del sito e serve quindi a fornire informazioni aggiuntive sulle pagine.

In questo modo che i motori di ricerca semantici (come Google) classificano nel miglior modo possibile il contenuto di ogni singola pagina.

La loro corretta implementazione (via codice o tramite plugin) consente a Google di poter visualizzare informazioni aggiuntive all’atto di una ricerca specifica, in particolare modo per quel che riguarda lo “snippet“, come ad’esempio le recensioni, una fotografia, orari di apertura o quant’altro.


Ottimizziamo HTML, CSS e Javascript

Perché è importante ottimizzare anche il codice?
Il sito funziona, cosa vuole ancora sto scassapalle di consulente SEO?
Semplice, anche se il sito “funziona“, non è detto che a sua volta sia “funzionale”.

Spesso e volentieri, ad esempio, ci imbattiamo in siti dal caricamento lentissimo, soprattutto su mobile, e questo è irritante.

Ricordate il “mobile first“? NOO??
Andate a ripassarvi la memoria leggendo questo mio articolo sui fattori SEO del 2018, dove indico come è cambiata l’indicizzazione dei siti a favore della versione mobile.

Allora, dicevamo, pagine lente significa alta percentuale di abbandoni della pagina, gli utenti si stancano e se ne vanno, quindi è necessario correre ai ripari.

Fate innanzi tutto un bel giro sul tool ufficiale di Google per analizzare la velocità di un sito, “pagespeed insight“, e se non avete paura dei voti provate a inserire il vostro sito.

page-speed-insight-consulente-seo

Fatto? Punteggio? Bassino eh, non ve lo aspettavate vero?

Ora non dovete fare altro che seguire i suggerimenti che vi do in questo articolo dedicato alla velocità su wordpress e vedrete che ne trarrete giovamento, questo perché la velocità di caricamento delle pagine è diventata un importante fattore di posizionamento.

Ecco quindi che ottimizzare il codice, che sia l’HTML o i file JS o CSS, l’importante è riuscire ad eliminare tutto il superfluo e caricare al momento giusto quello che serve.


l’importanza dell’ottimizzazione dei contenuti

Nell’elenco delle ottimizzazioni da fare indicavo anche l’ottimizzazione SEO dei contenuti, e qui potrei anche rimandarvi al mio articolo su “come scrivere in ottica SEO”, ma diciamo che sarà comunque utile seguire alcune regole:

1) Scrivi contenuti utili per i tuoi utenti, quelli in target con il tuo business.
2) Fai keyword research, sempre!
3) Quando scrivi nuovi contenuti ottimizza subito i link interni.

Per quel che riguarda le parole chiave, fai anche questa distinzione:

  • Keyword principali: quelle veramente importanti, sia per il tuo buisiness che per il volume di ricerca.
    Usale nei titoli e nei sottotitoli, ad esempio.
  • Keyword secondarie: Cerca di intercettare più utenza possibile.
  • Keyword correlate: allarga i tuoi confini d’interesse, anche se non riguardano prettamente il tuo business potrebbero comunque essere pertinenti.

Da notare che le chiavi secondarie e correlate sono sempre o quasi “chiavi a coda lunga“, cioè formate da più parole e che intercettano meglio il tipo di utenza.

Ok, la keyword research è importante, ma come devo usare queste benedette parole chiave? Le “butto” a caso qua e là nel testo? Faccio keyword stuffing?
No no, per carità, niente di tutto questo, anzi, è anche più facile del previsto.

Per scrivere un articolo o il contenuto di una pagina la prima cosa da fare è aprire Google e guardare la SERP (Search Engine Result Page) che vi restituisce ad una determinata query, che conterrà ovviamente la vostra chiave principale.

Se volete posizionarvi per “come riuscire a dormire” dovrete guardare:

  • I titoli degli articoli posizionati in prima pagina
  • Le metadescription
  • Leggere i contenuti di alcuni articoli per capire quali argomenti premia Google
  • Impostare il vostro articolo per paragrafi, decidendo quindi a priori il titoli di ogni paragrafo
  • Fare keyword research per ogni singolo paragrafo
  • Ricomininciare dalla SERP per qualche keyword secondaria in modo da poter arricchire il contenuto e renderlo esaustivo per l’argomento.
seo-ottimizzazione-dei-contenuti-matteodv


L’ottimizzazione di ogni singolo articolo o pagina deve quindi essere coerente con l’argomento trattato e deve comprendere non solo il corpo principale ma anche:

  • Il titolo della pagina (tag title)
  • Le intestazioni (tag h1, h2, h3)
  • L’URL
  • Nomi e Tag Alt delle immagini
  • Meta description

Per l’URL basta che seguiate questa semplice indicazione, alla fine noterete che non si tratta altro che usare il buonsenso:

pippo.it/come-dormire-meglio/ : >SI
pippo.it/articolo155/ : >NO

Tutto questo lavoro vi porterà via tempo, ma probabilmente per alcune chiavi riuscirà nel vostro intento di posizionarvi bene su google, perché uno dei fattori più importanti è proprio l’esaustività dei contenuti, cioè rispondere in maniera completa e pertinente ad una query specifica.

E non dimenticate la “table of contents” (TOC), il sommario iniziale con in titoli dei paragrafi, questo aiuterà non solo l’utente nella lettura, ma sarà utile anche a voi nel posizionare in SERP anche i singoli paragrafi (con la TOC ogni paragrafo diventa un URL specifico)


Ottimizzare le immagini

Questo paragrafo sarà molto breve, questo perché anche qui vi invito a leggere un mio articolo inerente proprio all’argomento “ottimizzare le immagini in ottica SEO“, con strumenti suggeriti, ma qui faremo un riassunto dicendo che un immagine deve avere:

  • Nome SEO:
    prodotti-naturali-dormire-meglio.jpg –> SI
    zz5511.jpg —> NO
  • Alt Tag e descrizione
  • Immagini leggere (sotto ai 200 Kb se ce la fate)
  • immagini possibilmente originali

Per approfondire leggete però l’articolo dedicato, mi raccomando.


Link building, questa sconosciuta

Perché ho detto che la linki building è sconosciuta?
Perché in molti NON la sanno fare, semplice.

Si crede che basti un articoletto, fatto anche male, su un sito ogni tanto qua e la per poter migliorare il posizionamento delle vostre chiavi principali.

Ebbene no, la Link building è un arte raffinata, richiede tempo, denaro e sudore per riuscire a fare una campagna link degna di questo nome, altrimenti buttate i l vostro tempo, e non solo.

Bisogna saper cercare e trovare i siti giusti, scrivere contenuti ben fatti e saper usare le “anchor text” con granus salis, ed essere disposti ad investire un minimo.

Ma a cosa servono i link?

Immaginate Internet come un immensa ragnatela con migliaia di nodi e google come un piccolo ragnetto al centro.
Ogni giorno Google fa un giretto sui nodi a lui conosciuti e “li segue”, cioè prosegue il suo giro sulla ragnatela seguendo i fili, raggiungendo quindi altri nodi, e via dicendo.

Ora immaginate il vostro sito come un nodo solitario, senza fili che lo raggiungano.
Ecco, i fili rappresentano i Link, e più link (possibilmente di qualità) riceve un sito, maggiore sarà la sua “autorevolezza”.

Link-building-consulente-seo-matteodv

Ecco quindi in sintesi cosa significa ottimizzare un sito in ottica SEO, avrete forse capito che non si tratta di un attività da fare in tre giorni, non è un analisi da dare in pasto ad un software e buona notte.

No, significa molto di più, e chi vi quantifica questa ottimizzazione con un costo forfettario del tipo 600-700 € allora probabilmente non vi sta raccontando bene come stanno le cose, perché non si può quantificare il costo di un progetto senza prima sapere di cosa si tratta, della mole di lavoro che ci sarà da fare, se è un sito vetrina o un e-commerce, ecc. ecc.

Quel costo al massimo lo si può ricondurre alle giornate spese nel fare l’analisi complessiva, l'”Audit SEO” del sito.

Ogni progetto ha un costo a se, e soprattutto ha poco senso fare una stima del genere, questo perché un progetto SEO per portare i suoi frutti necessita solitamente di mesi, anzi, direi minimo un anno.

Se avete quindi necessità di avviare un progetto di consulenza SEO, sapete come contattarmi, altrimenti sarò lieto che la lettura di questo articolo vi abbia aiutato a migliorare un pochino il vostro sito web.

Grazie, Ciao