In questo articolo tratteremo i seguenti temi:
Google core update e i suoi disatri.
Questo 2018 è stato un anno difficile per noi consulenti SEO, come per chi gestisce un sito web aziendale o semplici professionisti che curano il loro sito.
Nel 2018 la google dance l’ha fatta da padrone, tutto a causa dell’update dell’algoritmo di google, un “core update” che ha mandato all’aria molti progetti web.
Serp che sembrano montagne russe con siti che salgono e scendono senza (apparente) motivo, business che da oggi a domani si ritrovano più che dimezzati i fatturati, risposte dal motore di ricerca in alcuni momenti assurdi. Di tutto e di più, e noi a ballare.
Molti hanno cominciato a lamentarsi dopo il famoso google core update del 1° agosto, seguito poi da un ulteriore importante modifica dell’algoritmo il 27 settembre 2018.
La Serp signori è in continuo movimento!
Il core update di agosto è chiamato da molti anche “medical update” perché ha interessato siti che trattano sopratuttto temi in ambito medico.
Da prime analisi figura che Google considera sempre di più l’autorevolezza e la competenza di chi scrive (e firma) articoli informativi in ambito medico e/o benessere.
Sembra quindi che Google si ponga il problema, diciamo etico, dell’affidabilità dell’informazione medica.
Insomma, non puoi parlare di mal di schiena se non sei un fisioterapista, come è pure vero che sei un fisioterapista non puoi parlare di acne giovanile. Fin qui mi sembra chiaro, e tutto sommato penso anche che siamo tutti d’accordo che sia giusto così.
A confermare questa ipotesi c’è il rilascio delle nuove linee guida per i quality rater avvenuto il
20 luglio 2018. In queste nuove linee guida si parla proprio di questo:
“Contenuti di alto livello relativi alla consulenza medica dovrebbero essere scritti o prodotti da persone o organizzazioni con competenze o accreditamenti adeguati.
Informazioni o consigli medici di alto livello dovrebbero essere scritti o prodotti con uno stile professionale e dovrebbero essere modificati, rivisti e aggiornati regolarmente.“
Fino a qui quindi il ragionamento non farebbe una piega.
Farebbe, appunto, perché da contraltare si è riscontrata da subito l’impennata di siti che sempre nel settore medicale sono balzati in prima pagina senza assolutamente meritarlo.
Ad esempio, per la query “farmacia online” era balzato alle primissime posizioni il sito “farmaciaitaly.com” con contenuti tipo “viagra, cialis” e porcherie varie.
Una confusione totale che però pian piano si sta sistemando.
Probabilmente anche perché l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha segnalato questo problema a LegitScript, l’osservatorio statunitense che vigila sulle farmacie online.
Domenico di Giorgio , dirigente dell’Aifa sembra confermare che google ha preso un abbaglio:
« Per ragioni che, almeno al momento, ancora non si conoscono, l’aggiornamento dell’algoritmo sembrerebbe aver prodotto un effetto collaterale indesiderato e ovviamente imprevisto con conseguenze sui criteri delle classifiche di ricerca. Se fino a ieri le richieste su farmaci e farmacie on line fornivano in testa alle referenze proposte quelle di siti autorizzati, grazie anche alla collaborazione avviata da Google, a partire dal 2013, con enti e istituzioni come la stessa Aifa per migliorare i filtri di ricerca del suo motore, dopo l’aggiornamento è come se si fosse tornati indietro nel tempo e ai primi posti sono tornati a poter comparire abche i siti di farmacie illegali.
Ci siamo subito mossi per andare a fondo del problema segnalandolo a LegitScript (agenzia statunitense di verifica e monitoraggio per le farmacie online). Abbiamo chiesto un’analisi di quella che è a tutti gli effetti un’anomalia nel comportamento del motore di ricerca.
Se il problema fosse confermato, sarà la stessa LegitScript a muoversi nei confronti di Google per valutare le soluzioni più adeguate per rimuoverlo ».
Spiegato quindi il motivo per cui la presenza di quel sito in serp è ora sparita per quella query.
Ad aggiustare un po’ il tiro è arrivato anche un altro sensibile update dell’algoritmo (meno pesante del precedente) il 27 settembre 2018. Essendo il 27 settembre il “compleanno” di Google, molti hanno chiamato questo ennesimo update “Google Birthday Update”.
Da questo update sembra che molti siti che hanno perso traffico (e viceversa) con l’update di agosto abbiano pian piano ripreso posizioni, e questo movimento è tuttora in divenire.
LA MIA OPINIONE PERSONALE?
La mi opinione su come sia cambiato l’algoritmo di google però non fa riferimento ad agosto, bensì a molto tempo prima. tutto è iniziato nel 2015, per poi svilupparsi decisamente all’inizio di questo 2018.
La risposta si chiama RANK BRAIN, la risposta si chiama AI, Intelligenza artificiale.
Ne parlo anche in un mio articolo, scritto in tempi non sospetti (gennaio 2018) .
Google ha ulteriormente implemento l’intelligenza artificale nel suo motore di ricerca.
Mettiamocelo in testa: Google sta imparando ad imparare.
Tra l’altro, la stessa Google ha ufficialmente dal 2017 una divisione dedicata interamente all’intelligenza artificiale: Google.ai.
Quello di agosto quindi è stato uno scossone dovuto al fatto che il “cervello di google” ha parzialmente resettato le serp per rielaborarle completamente alla luce delle nuove informazioni che ha ricevuto in termini appunto di competenza e autorevolezza. Sta rileggendo il suo database, lo sta riorganizzando, sta ridefinendo gli indici, lo sta affinando secondo un nuovo criterio.
Non a caso google sta sempre di più cercando di rispondere direttamente alle domande.
MOTORE DI RISPOSTA
Google sta quindi cercando (e in parte ci è riuscito) di trasformarsi sempre di più da motore di ricerca a motore di risposta. Le risposte le vuole dare lui!
per cui se tratti argomenti generici e google conosce già tutte le informazioni necessarie per rispondere ad alcune query attinenti all’argomento, tu finirai sempre e comunque sotto ad una risposta che il motore ha già fornito all’utente.
Pensiamo alle previsioni meteo ad esempio, te le fa google!
Proviamo a cercare le dimensioni di un automobile. Ecco la risposta:
Capito ora? Tu devi dare di più, altrimenti è inutile.
Sii unico, cerca di dare informazioni che nessuno da. Sviscera a fondo i contenuti, cazzo!
Non fermarti ad Aranzulla. Lui può, tu no!
Non essere un ombrello grigio tra i tanti, cerca di essere l’ombrello giallo!
Se quindi anche tu sei stato danneggiato dall’update di google 1°agosto 2018, per provare a sistemare le cose o prevenire futuri scossoni mi sento di dare pochi ma utili suggerimenti:
- Verticalizza i contenuti: Non puoi parlare di tutto, semplicemente perché non sai tutto.
- Sii unico, non essere una pecora tra tante.
- Aumenta i valori del tuo brand: le persone comprano dove hanno fiducia.
- Continua a seguire le regole fondamentali per la SEO on page: le detta google!
- Non basarti solo su Google: differenzia!
E ovviamente contatta un buon consulente SEO!
Ciao, e alla prossima!